venerdì 12 febbraio 2010

Up in the Air

Un film intelligente, attuale e "puntuale".
Giustamente osannato unanimamente dalla critica, ben scritto, diretto ed interpretato da un trittico di attori in stato di grazia (Clooney non gigioneggia, Farmiga efficace, Kendrick piacevolissima sorpresa), il film segna l'epoca della crisi economica con sottigliezza ed acume.
Inizia cinicamente e termina in modo intimo, lasciando l'amaro in bocca ma anche la speranza in fondo al tunnel (aiutano molto i veri licenziati con le loro storie).

Jason Reitman, già regista dello splendido "Juno", si conferma uno degli autori più autentici e arguti del nuovo millennio.
Non vincerà l'Oscar come Miglior Film, ma quasi sicuramente quello per la Miglior Sceneggiatura. Glielo auguriamo, almeno.


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