lunedì 1 febbraio 2010

Grammy Awards 2010

Lady Gaga ha aperto in modo straordinario la 52esima cerimonia degli Oscar della musica, portandosi a casa due premi, come miglior brano dance ("Poker Face") e miglior album dance/elettronico ("The Fame").
La performance con Elton John rappresenta una pietra miliare, a mio modo di vedere: lo scambio di orecchini ed occhiali tra i due, entrambi coperti di fuliggine, l'uscita con il pianoforte "monster", lei che viene gettata nell'inceneritore urlando. Come al solito, riesce a sorprendere, ad esaltare e a veicolare la sua musica (il mash-up "Speechless-Your Song" è divino) in modo spettacolare ed unico.
Regina della serata è stata Beyoncé, che partendo dall'incredibile record di 10 nominations, ha portato a casa ben 6 Grammys (tra cui canzone dell'anno per "Single Ladies" e miglior performance pop per "Halo"), confermando lo stato di grazia in cui l'artista si trova.
Emozionante il tributo a Michael Jackson compiuto da Celine Dion, Jennifer Hudson, Smokey Robinson, Carrie Underwood e Usher (antipatico come pochi, ma almeno in quel frangente togliteli gli occhiali da sole!!) con "Earth Song", una delle canzoni più belle del King of Pop.
Incredibile Pink, sempre più a suo agio sospesa in aria e in grado di cantare e fare acrobazie stile Cirque du Soleil contemporaneamente, davvero d'impatto.
Beyoncé bravissima e grintosa, ma personalmente avrei voluto sentirla in altri pezzi, "If I were a boy" sinceramente ci è venuta a noia.
Pessima conclusione con il premio più importante, cioè Album dell'anno, vinto da Taylor Swift (sic!), la Barbie country con la chitarra in mano che fa canzoni da scuola media e vince ad ogni premiazione! Qualcuno la fermi!!
Ma vogliamo scherzare, questo sarebbe il miglior album dell'anno??? La peggiore scelta della rosa dei candidati, visto che avrebbero potuto vincere Lady Gaga (la mia scelta), Black Eyed Peas, Dave Matthews Band e, soprattutto, Beyoncé, a quel punto obiettivamente meritatissimo dopo una nottata strabiliante, "I am... Sasha Fierce" è il suo miglior lavoro e difficilmente sarà ripetibile un successo del genere.





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