mercoledì 17 febbraio 2010

Sanremo 2010

Le canzoni migliori sono "La cometa di Halley" di Irene Grandi (peggior look della serata), "Ricomincio da qui" di Malika Ayane e "Per tutta la vita" di Noemi (che comunque, al primo ascolto almeno, non sono questi capolavori).
Arisa come al solito filastroccheggia, avremo il ritornello in testa per qualche giorno ma come l'anno scorso (anzi peggio) lascerà il tempo che trova. Plauso per la presenza delle Sorelle Marinetti, divertenti.
Marco Mengoni: bellissima voce, as usual, ma la canzone è banalissima; sicuramente porta un po' di movimento alla kermesse ma ci si aspettava di più da lui.
Tutto il resto è noia mortale (Scanu, Nomadi&Irene Fornaciari, Sonhora, Fabrizio Moro, Ruggeri), atrocità (Povia, Cutugno, Nino D'Angelo, Cristicchi) e una canzone-propaganda da teocom: "Italia, amore mio", cantata da un improbabile trio da strapazzo (Pupo, Emanuele Filiberto e un tenore sconosciuto) che andrebbe lapidato e messo al rogo solo per averci pensato.






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