
A parte il trionfo di "The Hurt Locker" (ma si sa che Cameron non piace ai critici inglesi) con ben 6 premi, tra cui Miglior Film e Miglior Regia, personalmente esulto per gli attori protagonisti premiati (finalmente, oserei dire): Colin Firth (non ho visto ancora "A Single Man", ma tifo per lui a prescindere) che finalmente agguanta un premio (fatta eccezione per la Coppa Volpi a Venezia) per il suo ruolo nel film di Tom Ford, visto che finora Jeff Bridges gli ha reso la vita impossibile.
E Carey Mulligan, stesso discorso di Firth, con la Bullock che quest'anno sta facendo man bassa di premi, anche se la 24enne esordiente inglese ha già ricevuto importanti riconoscimenti tra i critici statunitensi.
È vero che i due giocavano in casa, ma questo ci fa sperare che anche agli Oscar, magari, vedremo qualche sorpresa, nonostante le probabilità siano bassissime.

E Carey Mulligan, stesso discorso di Firth, con la Bullock che quest'anno sta facendo man bassa di premi, anche se la 24enne esordiente inglese ha già ricevuto importanti riconoscimenti tra i critici statunitensi.
È vero che i due giocavano in casa, ma questo ci fa sperare che anche agli Oscar, magari, vedremo qualche sorpresa, nonostante le probabilità siano bassissime.

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