venerdì 5 febbraio 2010

Oscar Nominations

Nessuna grande rilevante sorpresa (ed infatti ho azzeccato quasi tutte le candidature nei premi principali).
Testa a testa tra gli ex coniugi Cameron e Bigelow: "Avatar" vs "The Hurt Locker", il solito Davide contro Golia, come fu l'anno scorso per "Il curioso caso di Benjamin Button" e "Slumdog Millionaire" (quest'ultimo uscito vincente con ben 8 premi).
Ma il film di David Fincher ebbe addirittura 13 nominations, mentre i film più nominati della notte magica edizione 2010 ne hanno "solo" 9 a testa.
Ci si aspettava sicuramente di più dal blockbuster di Cameron (che con "Titanic" detiene ancora il record di nominations, 14, insieme a "Eva contro Eva"), in cui pesano sicuramente le nominations tecniche (colonna sonora, montaggio, fotografia, direzione artistica, effetti visivi, sonoro, effetti sonori), mentre latitano quella artistiche: dove sono gli attori (che pur in "Titanic" erano nominati) e la sceneggiatura? Chiaramente non sono importanti per l'universo di Pandora, ed obiettivamente il giudizio finale potrebbe portare proprio il film di guerra della Bigelow a trionfare con le statuette più importanti.
L'Italia si consola (per fortuna il sopravvalutatissimo "Baària" non è stato incluso nella rosa del Miglior film straniero, dove presumibilmente trionferà Haneke con "Il nastro bianco") con la nomination per il Trucco del film "Il Divo", per la fotografia di "Avatar" e per la sceneggiatura di "The Messenger", in cui compare il nostrano Alessandro Camon.
Tarantino batte Reitman: i Basterds ricevono 8 nominations (facendo tornare il buon Quentin ai fasti di "Pulp Fiction"), mentre "Up in the Air" si accontenta di 6 candidature, avendo buone chance per la sceneggiatura, un po' meno per gli attori.
Mo'nique ("Precious") e Jeff Bridges ("Crazy Heart") sono infatti favoritissimi, così come Christoph Waltz in "Bastardi senza gloria" e Sandra Bullock in "The Blind Side" (a sorpresa candidato anche come Miglior film). Riservando al futuro ogni giudizio riguardo alla Bullock (visto che ancora non ho visto il film per cui si sono spese critiche entusiastiche in merito alla sua performance), preciso che, come al solito, tifo sfegatatamente la divina Meryl Streep, alla sua sedicesima (sic!) nomination e troppo a lungo non insignita dell'Oscar (l'ultimo risale al lontano 1983), che quest'anno vedrei bene su quel palco vista la concorrenza (Bullock a parte) non particolarmente agguerrita, anche se si rivelerebbe una scelta azzeccata pure la favolosa debuttante Carey Mulligan. Sarebbe bello vedere l'Academy osare e non adagiarsi sui soliti pronostici, visto che negli ultimi anni è divenuta oltremodo prevedibile.
Curiosità: quest'anno gli attori alla prima nomination sono ben 12 su 20 (l'anno scorso erano 9), dalle giovanissime Anna Kendrick, Carey Mulligan e Gabourey Sidibe fino al veterano Christopher Plummer, classe 1929.
"Up" diviene la seconda pellicola d'animazione nella storia (dopo "La Bella e la Bestia" nel 1992) a ricevere la nomination come Miglior Film in assoluto (grazie anche all'aumento, da cinque a dieci, delle pellicole incluse).
Delusione per "A Single Man", solo una nomination per Colin Firth, e "Invictus", 2 sole nominations per gli attori (Morgan Freeman protagonista e il rinato Matt Damon non): snobbatissimo quindi per il secondo anno di fila Clint Eastwood, dimenticato nell'edizione passata per "Gran Torino".
"Nine" ottiene 4 candidature (avrei visto molto meglio Marion Cotillard al posto di Penélope Cruz tra le migliori non protagoniste), inclusa la Miglior Canzone Originale, a sorpresa "Take it all" invece di "Cinema Italiano".
Appuntamento quindi per il 7 marzo, al Kodak Theatre di Los Angeles, per l'82esima edizione degli Oscar che, li si ami o li si odi, dettano da quasi un secolo le regole e le leggi dello show business.

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