Che Clemente Russo fosse un esemplare raro di Homo Truzzis Sbruffonis era notorio alla stragrande maggioranza della popolazione (basti vedere la sua performance alle ultime Olimpiadi).
Nonostante questo (e la sua grammatica), l'idolatria per tale personaggio strabordava e raggiungeva vette inimmaginabili (oniriche, perfino).
Ora, scoprire che ha sposato la sorella cessa dei Maddaloni (famosissimi judoka, mi suggeriscono; la specialità non è importante comunque), vista anche in studio alla finale de "La Talpa" (quella con troppo cerone, troppe lampade e troppa tinta), è già di per sé sconvolgente.
Vedere lo stile del matrimonio e degli outfit è stato il colpo di grazia.
Un misto tra magnaccia italo-americano, Snoop Dogg vomitato, mafia russa e cafonaggine strizzata. Il barboncino sacrificato al collo di lui e lo scettro da Jafar di Marcianise chiudono in bellezza la cornice trash. Notare inoltre la tinta di uguale tonalità degli sposi.
Tutto all'unisono, insomma.
Lo stilista napoletano Gianni Molaro (avanguardia pura) definisce il tutto "chic, all'insegna della luminosità e dell'energia"...
In una città rappresentata dalla Jervolino, da D'Alessio e da "Un posto al sole", è naturale avere un'idea un po' distorta di eleganza.
Nonostante questo (e la sua grammatica), l'idolatria per tale personaggio strabordava e raggiungeva vette inimmaginabili (oniriche, perfino).
Ora, scoprire che ha sposato la sorella cessa dei Maddaloni (famosissimi judoka, mi suggeriscono; la specialità non è importante comunque), vista anche in studio alla finale de "La Talpa" (quella con troppo cerone, troppe lampade e troppa tinta), è già di per sé sconvolgente.
Vedere lo stile del matrimonio e degli outfit è stato il colpo di grazia.
Un misto tra magnaccia italo-americano, Snoop Dogg vomitato, mafia russa e cafonaggine strizzata. Il barboncino sacrificato al collo di lui e lo scettro da Jafar di Marcianise chiudono in bellezza la cornice trash. Notare inoltre la tinta di uguale tonalità degli sposi.
Tutto all'unisono, insomma.
Lo stilista napoletano Gianni Molaro (avanguardia pura) definisce il tutto "chic, all'insegna della luminosità e dell'energia"...
In una città rappresentata dalla Jervolino, da D'Alessio e da "Un posto al sole", è naturale avere un'idea un po' distorta di eleganza.
1 commento:
mamma mia che chic..........
mi meraviglio come siano riusciti ad entrare in chiesa conciati così e non siano stati cacciati a pedate...
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