venerdì 26 dicembre 2008

Another Year Has Gone By - Musica, Il Peggio del 2008 (Part 1)

Tempo di bilanci, come sempre, per un altro anno che volge al termine.
366 giorni segnati da quella meravigliosa espressione artistica che è la
musica, ossigeno per le orecchie, la quale ci accompagna in ogni momento (il mio MP3 non ne può più!), piccolo e grande, della nostra vita, scandendo vivacemente ed in modo indelebile le nostre avventure, siano esse amorose, lavorative, di studio, d'amicizia, di tranquilla vita pantofolaia, di incontri, delusioni, viaggi e momenti intimi.
Anno pieno (
musicalmente parlando) di scoperte, nuove emozioni e grandi conferme.
Ma anche di pessime canzonette, di cocenti delusioni, di tormentoni cacofonici ed insopportabili, pretenziose ed irritanti voci.

Qui di seguito la lista (
personalissima e soggettiva) del peggio della musica che, purtroppo, ci ha accompagnati quest'anno.




15.
Mariah Carey - "T
ouch My Body"
Negli anni '90 la sua voce incantava e faceva sognare, sfornando successi e grandi
hits che l'hanno eletta nell'Olimpo delle grandi stars.
Oggi, dopo varie crisi, esaurimenti nervosi, capricci e flop, pare non riesca più ad avere quel mordente che l'ha sempre caratterizzata. La svolta
Hip-Hop poteva funzionare prima, ma con l'ultimo album, "E=MC2", la sua voce sembra rimasta ferma al palo, ed ogni canzone (come questa, corredata da un video ridicolo) pare sciatta, monotona ed insulsa. Peccato.
Se lasciasse da parte il suo gigantesco ego e sperimentasse di più, forse potremmo riavere l'artista che ci piaceva 10 anni fa. Purtroppo pare sempre più un miraggio.


14.
Marracash - "Badabum Cha Cha"

Il titolo è già emblematico.
Uno dei più fastidiosi tormentoni estivi nasce dalla mente di uno pseudo-rapper (dopo i Gemelli Diversi, Mondo Marcio, Fabri Fibra e simili, quando si capirà che in Italia fare l'Eminem dei poveri è una pagliacciata?) proveniente dalla Sicilia. Giusto il solleone di laggiù poteva far partorire una canzone del genere. Si salva dalla gogna solo perché durante l'estate ha successo qualsiasi cosa (vedi Valeria Rossi e Dj Francesco). Infatti siamo a dicembre e questo tizio è già nel dimenticatoio.


13.
Aram Quartet - "Chi/Who?"

Vincitori di X Factor, acclamati e votati dal pubblico (che preferirono loro a Giusy Ferreri), dotati di grandi voci e talento, potevano diventare delle ottime promesse, avendo anche lo status di "Boy Band" (ma con stile e prestigio) per giocare sull'appeal delle ragazzine.
Niente
di tutto ciò si è avverato.

Complice
Morgan, che ha scritto per loro un inedito impossibile da ascoltare e ancora meno da apprezzare a livello radiofonico (anzi ad ogni livello), già dalla fine del programma si intuì l'amaro destino del pezzo (ricordo ancora la finale e come rimanemmo tutti allibiti dalla performance). Con un testo criptico anche per un fan dei Bluvertigo, la canzone, pretenziosa ed irritante, ha trascinato nel baratro un promettente gruppo, e a niente è valso l'album di cover che lo accompagnava. Responsabile dell'insuccesso anche la quasi inesistente promozione a causa dell'investimento spropositato fatto dalla Sony su Giusy.


12.
Tiziano Ferro - "Alla Mia Età"

Il ritorno di uno dei cantanti italiani di maggior successo ne ha decretato la linea artistica, simile peraltro a quella della
Pausini (sua grande amica): canzoni strappalacrime, tragiche e deprimenti. Inoltre, senza alcun guizzo particolare in termini di innovazione, ma tanta monotonia e melodramma pleonastico.
Abbiamo capito che Tiziano Ferro ha un mondo complesso ed ambiguo dentro di sé che deve esternare e condividere con l'umanità intera, ma non ci può ammorbare ogni due anni con simili atrocità. E se comunque mi piacquero "Sere Nere", "Non me lo so spiegare" e "Ti scatterò una foto", questa canzone è davvero un inno funereo. Pietà!



11.
Biagio Antonacci - "Il Cielo Ha Una Porta Sola"
Altro cantautore che quest'anno ci ha propinato una lagna inenarrabile.
Anzi, ha superato se stesso provocando una reazione sottocutanea di enorme fastidio ogni qual volta si sentiva l'incipit: "
Oye, como va...", forse pensando che lo spagnolo fa tanto gggiovane. E non è servito mettere la solita bellona di turno nel video (stavolta era Micaela Ramazzotti) per rendere il tutto più affascinante.
Antonacci
non inventa nulla di nuovo dai tempi di "Iris" e cavalca imperterrito l'onda di ultra quarantenne ancora piacente e romantico, con la stessa tonalità di voce "ruvida".
L'orlo del patetismo è vicino.



10.
Miley
Cyrus - "7 Things"
Ennesimo prodotto sfornato dalla Disney (che sta facendo più danni della Fascino di Costanzo e Maria), questa ragazzina di appena 16 anni ha conosciuto il successo precocemente, e come le varie
Britney, Christina, Avril, Hilary e Jessica, ha prontamente fatto urlare: "Torna a giocare con le bambole!".
Con una faccia da
troietta velata che vorresti prendere a schiaffi ininterrottamente per giorni e giorni, ha già all'attivo una serie di successo, qualche film, vari dischi e uno "scandalo" per delle foto osé su Vanity Fair. Ora le manca solo un sexy video hard su Internet e una foto senza mutandine per essere decretata simbolo di una generazione.
Nel video della canzonetta (un puerile scimmiottamento di Avril Lavigne, e ho detto tutto) una serie di ragazzine non ancora in fase mestruale si alternano davanti alla telecamera in pose isteriche e depresse per le delusioni amorose, e lei da saggia Donna Navigata elenca i pregi ed i difetti del suo ex-ragazzo, avendo esperienza da vendere.
Ma per favore!
Sopprimetela.



9.
Anna
Tatangelo - "Il Mio Amico"
La ventunenne più vecchia del mondo, la cerone addicted, la eye liner aficionada, colei che non ha paura di esternare i suoi sentimenti dal palco di Sanremo,con l'atteggiamento e le mossette di una quarantenne popolana uscita da una commedia di De Filippo, quest'anno all'Ariston ha "scioccato" tutti, benpensanti e non, con una canzone esplicita e senza mezzi termini (..."Se ami un uomo come te"...) sul suo migliore amico, e parrucchiere, omosessuale.
Magari l'intenzione era buona, anche se ruffiana (cavalcare l'onda dell'icona gay tanto di moda in questi anni), ma il risultato ultimo è vomitevole. Testo scontato, banale e pieno di luoghi comuni, tra l'altro sintatticamente vergognoso e corredato da un video ancor più stereotipato.
Ovviamente Anna non si voleva ergere a bandiera della comunità gay (e ci mancherebbe altro), ma poteva andare un po' oltre la solita immagine italica del gay "cornuto, solo e in cerca di protezione". Va anche detto che con D'Alessio alle liriche è già tanto che nel pezzo non ci fossero le parole "
femminiello" e "shampista".


8.
Marco Carta - "Ti rincontrerò"
Incredibile vittoria alla settima edizione di Amici (nel senso che non si riesce a credere quanto il pubblico sia ottuso), il cantante di Cagliari ha avuto dalla sua parte l'appoggio di Luca
Jurman che ha creduto in lui e nel suo timbro "nero", mentre a me sembrava sempre stonato come un "asino che raglia" (De Michele dixit).
Grande mobilitazione di forze per il suo disco solista, promozione e perfino un
cd live, questo fenomeno da ennesimo fuoco fatuo è riuscito laddove Antonino, Dennis e Bruno Cuomo (anche se di un'altra trasmissione) avevano fallito: entrare ai primi posti della classifica. Inspiegabile il successo, visti la banalità delle canzoni e l'assoluta mancanza di presenza scenica (l'abbiamo sperimentato dal vivo a Pistoia), il sorriso sornione/beota e la camminata con punte dei piedi all'interno. Per non parlare della dizione.

CONTINUA...


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