sabato 28 febbraio 2009

I Love Shopping


"Il Diavolo veste Prada" aveva mordente, una storia brillante e Meryl Streep.
"Sex & the City"
l'appeal delle quattro protagoniste, il fanatismo della serie e Samantha.

Qui la costumista è la stessa dei due film (sua santità, la mitica Patricia Field), e si vede.

Per il resto: la sceneggiatura è banalotta (sicuramente il libro è tutt'altra cosa), la regia insipida e piatta, le gag un po' telefonate ed il meccanismo 'redazione-collega bastarda-capa fashion-rinuncia ai propri valori-ragazzotto piacente-scelta morale che riporta sulla retta via' ha sinceramente stancato.
Però Isla Fisher è divertente e spigliata quanto basta, Hugh Dancy è belloccio e la scena finale con i manichini animati che applaudono è già un cult.
Attendiamo il sequel.

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