lunedì 18 gennaio 2010

Golden Globe Awards 2010

Felice per:
-"Avatar", 2 premi su 4, i più importanti, Miglior film drammatico e miglior regia. Ma non ha fatto l'en plein, segno che per gli Oscar la strada sarà sì meno tortuosa, ma non in discesa. Tutto ancora da vedere.
-Meryl Streep. La divina, al settimo riconoscimento della Hollywood Foreign Press Association (penso sia un record) per il film "Julie&Julia", regala il più bel acceptance speech della serata, ricordando la madre e la tragedia di Haiti. Superba ed inarrivabile.
-"Glee": nonostante i 3 premi agli attori andati a vuoto (scandalosamente, nonostante mi faccia piacere il premio a Toni Collette), il telefilm dell'anno vince il premio come miglior serie comedy/musical, e non è poco vista l'egemonia di "30 Rock" da ben 2 anni. Meritatissimo.

Deluso per:
-Colin Firth: il suo professore gay è stato battuto dal cantante country interpretato da Jeff Bridges, ormai in odore di Oscar visto anche il Critics' Choice Award vinto qualche giorno fa.
-"Nine": 5 nominations, zero vittorie! Incredibilmente battuto da "The Hangover" nella categoria Miglior Film Comedy/Musical (sono ancora basito), il film di Rob Marshall è la delusione più cocente della serata, segno forse degli scarsi risultati al box office e delle fredde critiche ricevute.
-Daniel Day-Lewis: non si può premiare Sherlock Holmes di Downey Jr. al posto di Guido Contini di Day-Lewis, proprio non si può!
-Jane Lynch: la sua fantastica Sue Sylvester di "Glee", entrata di diritto nel rango delle più stronze accanto a Whilelmina Slater e Karen Walker, è stata battuta inspiegabilmente da
Chloë Sevigny, premiata per il suo ruolo in "Big Love". Ora, dico io, a parte che se solo dopo 4 anni si sono rinvenuti a degnarla di attenzione un motivo ci sarà (pietà?), questa doveva rompere le palle proprio nell'anno di "Glee"? E poi come si permette di vincere con quel vestito da Saint-Honoré andata a male??








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