martedì 12 agosto 2008

The Dark Knight


-Il film è di una bellezza sconcertante.
-Non è un cinecomics, ma un vero e proprio crime thriller, appassionato ed appassionante.

-La ricostruzione compiuta dal genio di Nolan è talmente riuscita da far dimenticare la Gotham City fumettistica dei film di Schumacher e quella gotica di Burton, trasportandoti dentro una vera e propria città da toccare con mano, corrotta dalla mafia e sull'orlo del baratro.

-I dilemmi morali sulla sicurezza ed il terrorismo sono più che mai attuali, un vero e proprio pugno allo stomaco.
-Dura 152 minuti ma alla fine sembra ne siano trascorsi 30. I colpi di scena sono superbi e mai scontati.

-Ogni singola performance è di un virtuosismo pauroso, l'introspezione dei personaggi superba e i dialoghi rasentano la perfezione. Le frasi ad effetto che lancia non sono mai banali. Il parallelo con Giulio Cesare mi ha fatto esultare tacitamente.
-Gli effetti speciali non sovrastano la storia, ma sono al servizio di essa. Nessun digitalismo da videogame. Il piano-sequenza dell'esplosione dell'ospedale è avanguardia pura.

-Senza il Joker di Heath Ledger il film perderebbe in fascino e turbamento esistenziale. Il male oscuro e senza scampo viene reso in maniera perfetta dall'attore prematuramente scomparso. La sua mimica facciale è da standing ovation. Uno dei cattivi migliori dai tempi di Hannibal Lecter. Per apprezzare in pieno andrebbe visto in lingua originale. L'Oscar sarà strameritato.
-Il doppiaggio di Bruce Wayne/Batman ad opera di Claudio Santamaria lascia un po' perplessi, e puntualmente la scena gli viene rubata da Joker. Adriano Giannini se la cava egregiamente con un personaggio pericoloso per chiunque. Fortunatamente le risate demoniache sono rimaste originali.
-Spaventosa la trasformazione di Harvey Dent in Two Face, personaggio che, con la serie animata, da bambino ha turbato costantemente le mie notti creandomi incubi non indifferenti. Esorcizzata la paura, devo dire che anche un Oscar al miglior trucco non guasterebbe (insieme al montaggio e alla fotografia). Perfetto.
-La scena in cui sia Rachel Dawse (cui Maggie Gyllenhall rende finalmente giustizia dopo l'imbarazzante Katie Holmes) che Harvey Dent sono legati a bidoni di benzina in due luoghi diversi e si parlano attraverso un altoparlante è straziante e commovente.
-La colonna sonora è favolosa. Hans Zimmer e James Newton Howard non si smentiscono mai.
-Penso abbia superato anche Spiderman nella mia personalissima classifica dei migliori film tratti da fumetti.

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