
Rassomigliante ad una versione nera di Cristina D'Avena, dopo l'album "Control" del 1986 (contenente pietre miliari della Dance/R&B music come "Nasty", "What Have You Done For Me Lately" e "The Pleasure Principle") la sua carriera prende un'impennata paurosa.
Diventa, dopo Madonna, l'artista americana più idolatrata ed emulata, milioni di ragazzine (che in futuro diventeranno le varie Beyoncé, Jennifer Lopez, Rihanna, Jessica Simpson, Pink e Mya) copiano le sue superbe ed inarrivabili coreografie ed i suoi look rigorosi (nessun decolletè fino al 1991).
Vende milioni di dischi, colleziona premi come se piovessero ma rimane sempre coi piedi per terra. La sua semplicità e spontaneità ne fanno una popstar planetaria che rimane fuori dai canoni stereotipati delle artiste/dive capricciose ed esigenti.

Forth: Dopo aver sperimentato nuovi sounds ed aver inserito orgasmi simulati all'interno di alcuni dei suoi album di maggior successo (si dice che la sua musica sia fonte d'ispirazione a molti durante il sesso), essersi svincolata dalla pesante etichetta di sorellina dei Jackson e addirittura aver superato nei consensi della critica (con gli album "The Velvet Rope" e "All For You") perfino il fratello Micheal, ecco che succede l'impensabile: la fuoriuscita di un capezzolo durante la sua performance alla finale del Super Bowl nel 2004 (ma fu colpa di Justin Timberlake) assesta un duro colpo alla sua carriera nella puritana e bigotta America. Da lì si sono susseguiti vari flop, canzoni riuscite a metà ed interventi chirurgici sempre più evidenti.
Ma lei è rimasta sempre la stessa Janet caparbia e tenace degli inizi e, nonostante incomprensioni e litigi con la sua etichetta discografica, la Island Def Jam (responsabile di una pessima promozione per l'ultimo album "Discipline", che l'ha penalizzata non poco) resiste, non si arrende e continua la sua strada dopo oltre 25 anni di carriera.
Il suo talento è ancora intatto e le sue coreografie ancora mozzafiato...forse dovrà distaccarsi da un genere troppo abusato e da alcune canzoni che ammiccano un po' troppo agli amplessi, per riacquistare la sua larga fetta di pubblico.
Certo, va anche detto che oggigiorno non è facile restare sulla cresta dell'onda a 42 anni, quando la spietata concorrenza delle varie Rihanna e Beyoncé ti fa annaspare non poco.
Diventa, dopo Madonna, l'artista americana più idolatrata ed emulata, milioni di ragazzine (che in futuro diventeranno le varie Beyoncé, Jennifer Lopez, Rihanna, Jessica Simpson, Pink e Mya) copiano le sue superbe ed inarrivabili coreografie ed i suoi look rigorosi (nessun decolletè fino al 1991).
Vende milioni di dischi, colleziona premi come se piovessero ma rimane sempre coi piedi per terra. La sua semplicità e spontaneità ne fanno una popstar planetaria che rimane fuori dai canoni stereotipati delle artiste/dive capricciose ed esigenti.

Forth: Dopo aver sperimentato nuovi sounds ed aver inserito orgasmi simulati all'interno di alcuni dei suoi album di maggior successo (si dice che la sua musica sia fonte d'ispirazione a molti durante il sesso), essersi svincolata dalla pesante etichetta di sorellina dei Jackson e addirittura aver superato nei consensi della critica (con gli album "The Velvet Rope" e "All For You") perfino il fratello Micheal, ecco che succede l'impensabile: la fuoriuscita di un capezzolo durante la sua performance alla finale del Super Bowl nel 2004 (ma fu colpa di Justin Timberlake) assesta un duro colpo alla sua carriera nella puritana e bigotta America. Da lì si sono susseguiti vari flop, canzoni riuscite a metà ed interventi chirurgici sempre più evidenti.
Ma lei è rimasta sempre la stessa Janet caparbia e tenace degli inizi e, nonostante incomprensioni e litigi con la sua etichetta discografica, la Island Def Jam (responsabile di una pessima promozione per l'ultimo album "Discipline", che l'ha penalizzata non poco) resiste, non si arrende e continua la sua strada dopo oltre 25 anni di carriera.
Il suo talento è ancora intatto e le sue coreografie ancora mozzafiato...forse dovrà distaccarsi da un genere troppo abusato e da alcune canzoni che ammiccano un po' troppo agli amplessi, per riacquistare la sua larga fetta di pubblico.
Certo, va anche detto che oggigiorno non è facile restare sulla cresta dell'onda a 42 anni, quando la spietata concorrenza delle varie Rihanna e Beyoncé ti fa annaspare non poco.
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