
La crisi qualitativa, se così si può dire, la fortunata saga dell'orco verde targata Dreamworks (il secondo film, il più redditizio dei quattro, nel 2004 incassò ben 919.838.758 $), l'aveva già attraversata col terzo, piuttosto fiacco, episodio.
Qui le cose si risollevano, piacevolmente: certo, non siamo ai livelli delle prime due pellicole, il sarcasmo e la forte carica dissacrante che rendevano autentici gioielli le avventure iniziali di Shrek sono un pallido ricordo, così come la comicità più sfrenata e pungente.
Aumentano altresì l'azione spettacolare ed un mix di gag goderecce ed i soliti riferimenti alla cultura pop (Ciuchino che intona canzoni famose, il Pifferaio Magico che ipnotizza le streghe con la break dance, i messaggi di Re Tremotino agli abitanti del regno in perfetto stile dittatorial-mediatico).
Riguardo a quest'ultimo, a tratti fastidioso, il nuovo villain non è certo al pari della Fata Madrina (insuperabile!), ma risulta viscido a sufficienza.
Per il resto, sempre interessante l'espediente narrativo del "What if...", giocato piuttosto efficacemente (anche se alquanto prevedibile e scontato) senza troppi cali di attenzione, grazie anche alle mitiche "spalle" Ciuchino e soprattutto al Gatto divenuto obeso.
In definitiva, un cartoon che scivola via leggero, senza troppe pretese, ma che avrebbe dovuto osare maggiormente per fare il botto e per chiudere in bellezza una tale quadrilogia, visto che l'orco verde ha decisamente rivoluzionato il genere d'animazione moderno.
Dispiace dirlo, ma forse si sarebbero dovuti fermare a due... E poi diciamocelo: la classe ed il cuore della Pixar (citofonare Toy Story 3, il più bel cartoon dell'anno) sono difficili da eguagliare.
Qui le cose si risollevano, piacevolmente: certo, non siamo ai livelli delle prime due pellicole, il sarcasmo e la forte carica dissacrante che rendevano autentici gioielli le avventure iniziali di Shrek sono un pallido ricordo, così come la comicità più sfrenata e pungente.
Aumentano altresì l'azione spettacolare ed un mix di gag goderecce ed i soliti riferimenti alla cultura pop (Ciuchino che intona canzoni famose, il Pifferaio Magico che ipnotizza le streghe con la break dance, i messaggi di Re Tremotino agli abitanti del regno in perfetto stile dittatorial-mediatico).
Riguardo a quest'ultimo, a tratti fastidioso, il nuovo villain non è certo al pari della Fata Madrina (insuperabile!), ma risulta viscido a sufficienza.
Per il resto, sempre interessante l'espediente narrativo del "What if...", giocato piuttosto efficacemente (anche se alquanto prevedibile e scontato) senza troppi cali di attenzione, grazie anche alle mitiche "spalle" Ciuchino e soprattutto al Gatto divenuto obeso.
In definitiva, un cartoon che scivola via leggero, senza troppe pretese, ma che avrebbe dovuto osare maggiormente per fare il botto e per chiudere in bellezza una tale quadrilogia, visto che l'orco verde ha decisamente rivoluzionato il genere d'animazione moderno.
Dispiace dirlo, ma forse si sarebbero dovuti fermare a due... E poi diciamocelo: la classe ed il cuore della Pixar (citofonare Toy Story 3, il più bel cartoon dell'anno) sono difficili da eguagliare.
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