Se pensavamo che il finale della quinta stagione fosse uno dei cliffhanger più emozionanti e sconvolgenti di Grey's Anatomy (e della televisione tutta), ci sbagliavamo di grosso: quella pazza scriteriata, ma geniale (nonostante "faccia fuori" un attore o più ad ogni stagione, ultima Katherine Heigl alias Izzie, te possino!!) di Shonda Rhimes, creatrice della serie, ha trovato un nuovo e più sadico intreccio per le ultime due puntate della sesta stagione ("Sanctuary" e "Death and all his friends") facendoci ripiombare nuovamente nella disperazione più aberrante per circa un paio d'ore, roba che "Love Story" in confronto è un'amena passeggiata campestre.
Spoilerando, le seguenti considerazioni:
- guarda caso i medici che muoiono appartengono tutti al Mercy West;
- le voci di un probabile non rinnovamento del contratto da parte di Patrick Dempsey alias Derek Shepherd mi avevano già fatto temere il peggio;
- per non parlare degli indizi sparsi nei vari dialoghi che sembravano dare già per spacciato il Dott. Stranamore, su tutte la frase "vorrei avere anche io qualcosa piantato in testa per finire in una sala operatoria", che non è esattamente di buon auspicio quando c'è uno psicopatico armato che si aggira nell'ospedale e ti vuole cadavere;
- finalmente, Ellen Pompeo esce dal suo stato di letargia recitativa (in questa sesta stagione il personaggio di Meredith è stato alquanto appannato) per dare il meglio di sé in questi ultimi, terribili, episodi, affiancata ovviamente dalle sempre splendide Sandra Oh e Chandra Wilson (non so chi delle due sia più brava ma, vi prego, date loro un Emmy al più presto, non so ancora cosa aspettiate!!);
- contentissimo per le lelle Arizona e Callie;
- il personaggio di April Kepner è di un'insopportabile unico.
Spoilerando, le seguenti considerazioni:
- guarda caso i medici che muoiono appartengono tutti al Mercy West;
- le voci di un probabile non rinnovamento del contratto da parte di Patrick Dempsey alias Derek Shepherd mi avevano già fatto temere il peggio;
- per non parlare degli indizi sparsi nei vari dialoghi che sembravano dare già per spacciato il Dott. Stranamore, su tutte la frase "vorrei avere anche io qualcosa piantato in testa per finire in una sala operatoria", che non è esattamente di buon auspicio quando c'è uno psicopatico armato che si aggira nell'ospedale e ti vuole cadavere;
- finalmente, Ellen Pompeo esce dal suo stato di letargia recitativa (in questa sesta stagione il personaggio di Meredith è stato alquanto appannato) per dare il meglio di sé in questi ultimi, terribili, episodi, affiancata ovviamente dalle sempre splendide Sandra Oh e Chandra Wilson (non so chi delle due sia più brava ma, vi prego, date loro un Emmy al più presto, non so ancora cosa aspettiate!!);
- contentissimo per le lelle Arizona e Callie;
- il personaggio di April Kepner è di un'insopportabile unico.
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