
Dal classico tema, reinventato in salsa vichinga, dell'outsider in un mondo conformista, il cartoon mescola sapientemente azione e lezione di vita, in modo non banale o sentimentalistico.
Con sprazzi di "E.T", l'incontro col diverso diviene occasione di riscatto, e sorprende la grande umanità che restituiscono i personaggi, sia il protagonista Hiccup (ironico al punto giusto) che, soprattutto, il drago Furia Buia, espressivo e tenero come uno Stitch versione extra-large (e difatti i creatori sono gli stessi dell'alieno del film Disney).
Non inventerà niente di nuovo, ma gli elementi, ben calibrati, sanno emozionare e il finale è di quelli che non ti aspetti (l'arto amputato di Hiccup).
Oltre a questo, il 3D merita sul serio. E non è cosa di poco conto, vista la maniera inflazionata in cui viene impiegato ultimamente, spesso più per moda che per effettivo risultato estetico (vedi "Alice in Wonderland").
Con sprazzi di "E.T", l'incontro col diverso diviene occasione di riscatto, e sorprende la grande umanità che restituiscono i personaggi, sia il protagonista Hiccup (ironico al punto giusto) che, soprattutto, il drago Furia Buia, espressivo e tenero come uno Stitch versione extra-large (e difatti i creatori sono gli stessi dell'alieno del film Disney).
Non inventerà niente di nuovo, ma gli elementi, ben calibrati, sanno emozionare e il finale è di quelli che non ti aspetti (l'arto amputato di Hiccup).
Oltre a questo, il 3D merita sul serio. E non è cosa di poco conto, vista la maniera inflazionata in cui viene impiegato ultimamente, spesso più per moda che per effettivo risultato estetico (vedi "Alice in Wonderland").
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