
Con ben due attrici protagoniste nominate (le meravigliose Micaela Ramazzotti e Stefania Sandrelli, anche se quest'ultima ritengo che figurasse meglio nella categoria non protagonista), oltre a Mastandrea, Pandolfi e Messeri (praticamente tutto il cast è stato candidato!), il film è l'emblema dell'attuale stagione cinematografica italiana, ottima sia per incassi che per qualità.
Non a caso, le 5 opere nominate come Miglior Film hanno fatto incetta di nominations in praticamente tutte le categorie, basti 
Se proprio non si può parlare di rinascita del cinema italiano (nonostante odi questa parola, visto che puntualmente ogni anno qualunque critico/esperto/radical chic lo fa morire e resuscitare), possiamo benissimo affermare che negli ultimi 12 mesi abbiamo sfornato bei film, superiori alla media nazionale, come non se ne vedevano da tempo.
E non è p

Nonostante reputi "Baarìa" un film sopravvalutatissimo ed estremamente fastidioso, pretenzioso ed inutilmente idolatrato, gli altri nominati, diversissimi tra loro per temi, genere ed impegno (le commedie di Virzì e Ozpetek contro gli storici, ma attualissimi, d'autore "Vincere" e "L'uomo che verrà"), insieme all'outsider "Fortapàsc" di Marco Risi (3 nominations forti: produttore, sceneggiatura e attore protagonista a Libero De Rienzo), film di denuncia basato sulla vera storia del giornalista Giancarlo Siani ucciso dalla camorra, fanno intravedere uno spiraglio di speranza nella capacità del nostro cinema di ritrarre storie più coraggiose, sperimentali, adulte, che sanno osare e parlare ad un più vasto pubblico, senza finire nel becero o nello stereotipato.
Quest'anno

Riguardo a quest'ultimo, sempre in prima linea nel dare particolare lucentezza e dignità unica ai suoi attori, mi riempiono di gioia le nominations a Ennio Fantastichini (miglior non protagonista), Ilaria Occhini ed Elena Sofia Ricci (migliori non protagoniste), quest'ultima forse mai così brava, mentre la prima merita di vincere, se non altro per la classe che regala ad uno dei personaggi più belli degli ultimi ann

Ed una bella rivincita se l'è presa anche il cinema d'autore: poco visti in sala, i film di Bellocchio e Diritti sono i film drammatici più nominati (anche per gli attori: Filippo Timi e Giovanna Mezzogiorno per "Vincere", dove è probabile il David per il primo; la piccola Greta Zuccheri Montanari e Alba Rohrwacher, ormai alla terza nomination consecutiva e già due volte vincitrice, per "L'uomo che verrà") con, rispettivamente, una e due candidature in più del kolossal "Baarìa".
Che, se dovesse far incetta di premi (è stato selezionato per rappresentare l'Italia agli Oscar e già sappiamo che riceverà un Nastro d'Argento speciale), rappresenterebbe un passo indietro rispetto a queste candidature: si premierebbe la forma e non il contenuto.
Dita incrociate e confidiamo nella capacità di discernimento dell'Accademia del Cinema Italiano.

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