venerdì 25 luglio 2008

Swimming Pool


I vantaggi di scegliere la piscina piuttosto che il mare sono molteplici. Due su tutti: il non dover ogni volta preoccuparsi in quali ameni posti oscuri si trovi la sabbia e (per chi fosse un abituè della Versilia) la certezza di trovare un'acqua che non somigli a quella della fontana in Piazza del Popolo. Se poi la piscina in questione è affidata alla gestione di un agriturismo e la clientela è ridotta all'osso, puoi anche giovar della pace e della tranquillità insite nella collina pistoiese, senza dover sopportare i castelli di sabbia degli odiosi bambini francesi accanto al tuo ombrellone. Le scene che si sono consumate oggi rimaranno sicuramente negli annali della campitudine più assoluta. A partire dal nome del resort, "Il Casale degli Orsi", subito io e Dee ci guardiamo straniti, temendo un ingente afflusso della nota categoria ursina, che dicono sia molto simpatica, ma viviamo bene anche senza controllare in prima persona. Accertato che il nome è puramente casuale, veniamo accolti dalle due simpatiche (??) proprietarie, che prima a me sembrano rumene, poi tedesche ed infine scopro che sono francesi (il cartello "Le Bain" sulla porta del bagno era un indizio sufficiente mi fa notare Dee alla fine)...
Impieghiamo circa 37 minuti per entrare nell'acqua, con tutte le manovre del caso: prima un unghia, poi un piede, successivamente la caviglia, segue il ginocchio su su fino all'inguine (la parte peggiore) e poi altri 22 minuti per bagnarsi le braccia allievando il contrasto tra dentro e fuori, prendendo intanto coraggio e provando a
contare "fino a 3 e poi MI BUTTO EH!!"... seeeee quando mai!
Superato lo shock termico, usufruiamo con piacere senile della vasca con annesso idromassaggio, le cui turbine erano state gentilmente concesse dall'aviogetto della Marina americana. Un tripudio di tesmed ultra-concentrati, della serie quando usciamo di qui pesiamo 3 kg meno e siamo rassodati che neanche Jane Fonda ai tempi delle videocassette d'aerobica.
Potevamo qui esimerci dal fare come al solito le baldracche soft core??? Ovviamente no. Qui il dialogo che si è consumato (Dee parte per primo): "Mi spinge tutto sul coccige!" Risposta: "A me invece spinge da un'altra parte!" ... e già qui! Spostandoci dalla vasca in burrasca a quella normale, non potevo certo evitare di fare del facile spirito, proprio terra terra (ma in quel momento fu davvero carina, GIURO!!), esclamando: "PASSO DALL'ALTRA SPONDA!!!" con un misto di finta ingenuità e tagliente malizia... e lì i commenti si son ovviamente sprecati.
Ma il bello doveva ancora venire.

Concitati dalla nuova Settimana Enigmistica abbiamo praticamente divorato gli schemi di Bartezzaghi e Antonello, modestamente i più difficili della serie 'A Schema Libero'. In particolare, nel cruciverba del primo, troviamo la seguente definizione: "Quello marino è il dugongo." Fin qui niente di strano. Senonchè Dee, rispondendo correttamente con BUE, esclama: "WOW! UN MANZO SOTT'ACQUA!!!". E qui vi è stata una reazione simile (ma molto meno prolungata) a quella dell'anno scorso in Francia dopo haaaaambugàààà, le cui convulsioni ricordo ancora adesso.
E poi il malizioso sarei io.
Dulcis in fundo, il look di Nonna simil governante brasiliana e soprattutto la scoperta delle stupende CORNICI CONCENTRICHE, da sempre ingiustamente snobbate. Partono nuove sfide d'ora in avanti.
Detto questo, quando andiamo al MAMA BEACH????


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