mercoledì 30 luglio 2008

MAMA BEACH


Le cose da ricordare della giornata al mare di ieri:

-il dolce buonissimo offertomi da Andrea per scusarsi del ritardo
-la scenetta (sfumata, uffa mi era finito il credito!) della suoneria di "Carramba" con me piegato in due, che hanno sentito tutti quelli degli ombrelloni accanto
-la canzone (finalmente) intera di Lorella, "Un'onda d'amore", con l'indimenticabile ed essenziale strofa 'sotto il cielo di lavagna'
-la posizione di Davide sulla sdraio, immortalata da Andrea e da me giudicata contraria al suo criterio di "bilancio"... e in seguito da egli decantata e difesa come comodissima, specialmente se nei pressi si fosse avventurato tale Giò Di Tonno (SIC!!)
-Andrea che risponde in un nanosecondo, senza indugi nè tentennamenti, ad una domanda impossibile sul calcio, tipo in quale squadra tale sconosciuto giocatore iniziò la sua carriera nel 1960
-la scoperta che sabato Andrea aveva visto PER LA PRIMA VOLTA "Pretty Woman", dopo soli 18 anni
-la musica favolosa (che solo noi abbiamo!tiè!) che si spande nell'aria dalle superbe casse. Che comunque qualche problemino dovevano averlo visto che non riuscivano a mandare "Love don't live here anymore" di Madonna nonostante 4 tentativi; ed inoltre dobbiamo protestare sul fatto che ogni 2 canzoni una era del nuovo album di Mariah Carey...ANCHE NO
-"wwwmipiacitu" dei Gazosa risentita dopo 2 decadi
-l'usignolo Davide e la sua performance di "Round Round" delle Sugababes
-le parole crociate a gruppi variabili finalmente insegnatemi
-Davide che durante le parole crociate a gruppi variabili urla con tutta la sua mascolinità: "CARACALLA CARACALLAAAAAAAA!!!", gaio e contento di averne azzeccata una di storia, ma erudito sul tema solo perchè aveva visto un servizio a SuperQuark la settimana prima dove mostravano i rituali termali degli antichi romani, immersi promiscuamente nei vapori, sudati, unti, che si massaggiavano a vicenda...e poi come fai a non chiamarlo 'zoccola'
-
Davide che sclera dopo la ripetuta ironia su qualsiasi cosa dicesse perpetrata malignamente (e con cattiveria intenzionale) da me ed Andrea
-la bandiera
BEAR (o ritenuta tale)
-essere al mare ed invece del bagno fare la
doccia
-vedere che intorno a noi sono tutte
coppiette... ma che palle!!
-
non avere figliolini rompi e solleva-sabbia nel raggio di 11 km
-la disquisizione su chi fosse
più bello e affascinante (???) tra Nico dei Cluster e Danilo di Pisa
-Davide che chiede ad Andrea:
"Ma hai fatto un incidente?" dopo aver visto la sua lingua
-Andrea che alla domanda di cui sopra risponde:
"Non lo so"
-l'epifania di Davide sul doppiosenso del cognome del suo odiato prof di storia e filosofia, Checcacci A.
-noi che rimaniamo imperterriti sui lettini stile lucertole fino all'ora di chiusura, che quasi ci cacciano
-gli
errori mastodontici sui cartelli alla stazione dei treni, come enjoyng o becames
-il simpatico
gruppetto di educande quindicenni, sempre alla stazione di Torre del Lago Puccini, al cui confronto Mara Maionchi arrossirebbe.

sabato 26 luglio 2008

Christina Who?

Da qualche giorno sono uscite, come ogni anno, le nominations agli Emmy Awards. Per me ed Andrea, praticamente malati di serie tv, è stato un evento come il Super Bowl o l'acquisto di Ronaldinho dal Milan. Ad altri (di cui non faccio il nome!), totalmente digiuni di telefilm al punto da ignorare cosa siano Ally McBeal o Friends, sono servite invece a constatare definitivamente la nostra ossessione compulsiva per le serie americane, quelle della ABC in primis.
Eccitati come bambini in un negozio PS3, aspettava
mo questo giorno a gloria.
Senonchè la delusione più cocente si è abbattuta su di noi come quando
(parlo per me) Jack Nicholson pronunciò: "CRASH!" alla cerimonia degli Oscar del 2006.
Ma andiamo con ordine.
Scorrendo le varie nominations (ovviamente mi riferisco ai premi principali, e non alle categorie tecniche, che sono davvero tantissime, visto che premiano anche il Miglior Brufolo non Protagonista o Miglior Unghia Incarnita di una Guest Star), sia io che Andrea abbiamo notato con orrore e raccapriccio la TOTALE
ASSENZA, nella cinquina come Miglior Attrice Protagonista Comedy/Musical, di chiunque delle quattro magnifiche protagoniste di quel capolavoro della televisione odierna che è "Desperate Housewives" il quale, se non si fosse capito, osanniamo senza alcun pudore (inutile dire che neanche la serie è stata nominata come migliore dell'anno).
Ora, senza essere di parte, i membri dell'Academy non possono oggettivamente non ammettere che la quarta stagione della serie non sia stata straordinaria (certo mai ai livelli della prima, ma sicuramente di ottima fattura: basterebbe solo il magnifico finale (SPOILER!) per fugare ogni dubbio) e che se non fosse per le favolose interpretazioni delle attrici protagoniste lo show in sè si ridurrebbe di molto (senza per questo togliere nulla ai bravissimi sceneggiatori, per carità). Il fatto che anno dopo anno continuino a snobbare sempre più tali performances (l'anno scorso fu nominata solo la gigantesca Felicity Huffman, la quale vinse il premio nel 2005 per la prima stagione) la dice lunga sulla lungimiranza
ed il buon gusto dei giurati.
Che poi, forse nel tentativo di dare un'immagine fresca e di rinnovamento, scartino le casalinghe di Wisteria Lane per nominare tale Christina Applegate, la protagonista assoluta della serie Samantha Who?, non è una mossa molto felice.

A parte il fatto che sfigura un pò accanto a gente come Marie-Louise Parker o Tina Fey, la cara attricetta (nota ai più per perle cinematografiche come "Non Dite A Mamma Che La Babysitter è Morta", "La Cosa Più Dolce" o l'indimenticabile "Un Natale In Affitto") sarà anche convincente e piacevole nella parte dell'avvocatessa smemorata e svampita Samantha Newly dell'eponimo telefilm, ma che nessuno si azzardi a dire che meritava di più la nomination (e l'eventuale premio) rispetto a Felicity, Marcia , Teri e perfino Eva.
Ci dovremo accontentare dei premi per trucco, acconciature, vestiti e guest star? Un pò poco a mio parere.
Per non parlare poi della scandalosa scomparsa (rispetto ad un anno fa) di Grey's Anatomy dalle nominations come Miglior Serie Drammatica (ma in questo caso si sono ripresi in corner nominando le straordinarie Sandra Oh e Chandra Wilson), quando quest'anno la cinquina è magicamente diventata una sestina solo per continuare a nominare l'assoluto onnipresente di ogni edizione: Boston Legal, arrivato alla 76° stagione e ormai scelto per inerzia, evidentemente. Si sa che le serie TV sugli avvocati in USA piacciono a dismisura e sono un must tanto quanto i presidenti guerrafondai, ma davvero BASTA, WILLIAM SHATNER E SOCI, AVETE ROTTO!! E sulla stessa linea di asfissia catodica si sta anche paurosamente avvicinando il caro Dr House, che non inventa più niente eppure è ancora lì, attaccato noiosamente al suo bastone da ormai 5 ripetitive stagioni.
Chiudo dicendo che posso anche accettare tutto questo, visto che comunque tali serie sono di un livello sopra la media e in definitiva rette da grandi performances d'attori... ma ciò che mi è assolutamente impossibile digerire sono le 3 nominations nelle categorie principali (Miglior Serie Comedy, Attore e Attore non protagonista) a quella ciofeca inguardabile che è Due Uomini E Mezzo, a mio avviso la sit-com più irritante e meno divertente dopo Il Mammo e La Vita Secondo Jim.

venerdì 25 luglio 2008

Swimming Pool


I vantaggi di scegliere la piscina piuttosto che il mare sono molteplici. Due su tutti: il non dover ogni volta preoccuparsi in quali ameni posti oscuri si trovi la sabbia e (per chi fosse un abituè della Versilia) la certezza di trovare un'acqua che non somigli a quella della fontana in Piazza del Popolo. Se poi la piscina in questione è affidata alla gestione di un agriturismo e la clientela è ridotta all'osso, puoi anche giovar della pace e della tranquillità insite nella collina pistoiese, senza dover sopportare i castelli di sabbia degli odiosi bambini francesi accanto al tuo ombrellone. Le scene che si sono consumate oggi rimaranno sicuramente negli annali della campitudine più assoluta. A partire dal nome del resort, "Il Casale degli Orsi", subito io e Dee ci guardiamo straniti, temendo un ingente afflusso della nota categoria ursina, che dicono sia molto simpatica, ma viviamo bene anche senza controllare in prima persona. Accertato che il nome è puramente casuale, veniamo accolti dalle due simpatiche (??) proprietarie, che prima a me sembrano rumene, poi tedesche ed infine scopro che sono francesi (il cartello "Le Bain" sulla porta del bagno era un indizio sufficiente mi fa notare Dee alla fine)...
Impieghiamo circa 37 minuti per entrare nell'acqua, con tutte le manovre del caso: prima un unghia, poi un piede, successivamente la caviglia, segue il ginocchio su su fino all'inguine (la parte peggiore) e poi altri 22 minuti per bagnarsi le braccia allievando il contrasto tra dentro e fuori, prendendo intanto coraggio e provando a
contare "fino a 3 e poi MI BUTTO EH!!"... seeeee quando mai!
Superato lo shock termico, usufruiamo con piacere senile della vasca con annesso idromassaggio, le cui turbine erano state gentilmente concesse dall'aviogetto della Marina americana. Un tripudio di tesmed ultra-concentrati, della serie quando usciamo di qui pesiamo 3 kg meno e siamo rassodati che neanche Jane Fonda ai tempi delle videocassette d'aerobica.
Potevamo qui esimerci dal fare come al solito le baldracche soft core??? Ovviamente no. Qui il dialogo che si è consumato (Dee parte per primo): "Mi spinge tutto sul coccige!" Risposta: "A me invece spinge da un'altra parte!" ... e già qui! Spostandoci dalla vasca in burrasca a quella normale, non potevo certo evitare di fare del facile spirito, proprio terra terra (ma in quel momento fu davvero carina, GIURO!!), esclamando: "PASSO DALL'ALTRA SPONDA!!!" con un misto di finta ingenuità e tagliente malizia... e lì i commenti si son ovviamente sprecati.
Ma il bello doveva ancora venire.

Concitati dalla nuova Settimana Enigmistica abbiamo praticamente divorato gli schemi di Bartezzaghi e Antonello, modestamente i più difficili della serie 'A Schema Libero'. In particolare, nel cruciverba del primo, troviamo la seguente definizione: "Quello marino è il dugongo." Fin qui niente di strano. Senonchè Dee, rispondendo correttamente con BUE, esclama: "WOW! UN MANZO SOTT'ACQUA!!!". E qui vi è stata una reazione simile (ma molto meno prolungata) a quella dell'anno scorso in Francia dopo haaaaambugàààà, le cui convulsioni ricordo ancora adesso.
E poi il malizioso sarei io.
Dulcis in fundo, il look di Nonna simil governante brasiliana e soprattutto la scoperta delle stupende CORNICI CONCENTRICHE, da sempre ingiustamente snobbate. Partono nuove sfide d'ora in avanti.
Detto questo, quando andiamo al MAMA BEACH????


giovedì 24 luglio 2008

Back To Wax


Finalmente anche l'acconciatura di una delle migliori cantanti da molti anni a questa parte ha la sua statua nel prestigioso Museo delle Cere Madame Tussaud's di Londra.
Come sempre bravissimi, un plauso ulteriore ai realizzatori, che hanno tralasciato il solito humour inglese evitando di immortalare l'artista intenta a fumare crack o a sniffare cocaina.
Mi dicono che è famosa anche per aver vinto 5 Grammy Awards in un solo colpo.

Il Cavolo A Merenda

Ora, non per fare il moralista, ci mancherebbe...
Ma pensare che questo tizio sia a capo della giuria dei Queer Lion che alla prossima Mostra del Cinema di Venezia premierà il miglior film a tematica GLBTQ sinceramente mi lascia basito, a dir poco.
Innanzitutto perchè il presidente dell'anno scorso era di tutt'altro stampo (e sponda), ma su questo comunque potremmo anche passare sopra, visto che non c'è una legge che prescrive che colui il quale presiede tale giuria deve essere per forza queer (che poi è lo stesso ragionamento usato all'ultimo Festival di Sanremo quando la giuria era presieduta da Emilio Fede).
Ciò che fa arricciare il naso ai più (e anche al sottoscritto) è che, con tutto il rispetto per la sua arte, le opere del caro Brass non si possono definire proprio vicine al mondo GLBTQ, non fosse altro per tutti quei deretani femminili in bella mostra.
Si salverebbe solo la scena di Gabriel Garko nel film "Senso 45", ma è davvero troppo poco a mio avviso.
Inoltre il binomio "Brass=sporcaccione" è ormai così nazional-popolare che tante persone fuori dai circoli cinefili potrebbero travisare il senso del premio e la tipologia dei film in concorso, visto che la categoria è già abbastanza etichettata come sex-addicted.
Quindi, o per par condicio il presidente della Mostra Marco Muller nominerà lei come madrina di quest'anno (con buona pace di Tullio Kezich, tanto dopo Ambra l'anno scorso), oppure Tinto Brass avrà l'accortezza e il buon gusto di lasciar a Cesare quel che è di Cesare.

Back & Forth




Back: Mariah Carey è un'artista carismatica, dalle vendite prodigiose, dalla voce potente e dalle canzoni strappalacrime (se non fosse per il crespo e gli acuti irraggiungibili degli esordi potrebbe essere la Laura Pausini americana), che ha fatto sognare fans in tutto il mondo con delle autentiche perle come "Hero", "Without You" e "My All".

Forth: Maiala al Curry è un'artista sempre più smorfiosa, le sue mossette sono ormai insopportabili, le vendite stagnano e i suoi problemi di nervi l'hanno portata a sfoderare negli ultimi anni delle canzonette inutili e non degne della sua voce, ormai probabilmente sfiorita come la sua linea. Ma si sa che photoshop aiuta molto e le pose tattiche rivelano che la chirurgia plastica può fare miracoli.
Inoltre deve per forza avere un mal di schiena non indifferente, se si guarda al prima e al dopo...

We Are Family


Da qualche settimana sto ascoltando questa canzone molto carina, dal gusto retrò stile anni '60. Per gli amanti del genere sarà una piacevole divagazione estiva, ma ho scoperto che chiunque mi abbia visto ascoltare questa canzone (tramite MSN: sapete quando accanto al nome appare la playlist di Windows Media Player) subito mi chiedeva: "SOLANGE KNOWLES?? E CHI È??" (Davide mi ha persino chiesto se fosse "la versione gay di Beyoncè!" SIC! In effetti il nome può portare in errore). Mi accorgo solo adesso quanto deve essere dura sfondare nel music business quando hai un nome così ingombrante (non solo di taglia) come quello di Beyoncè Knowles, la cantante R&B più famosa dai tempi di Diana Ross o Whitney Houston.
Ma sicuramente anche la sorellina minore troverà la sua strada come artista indipendentemente dal suo cognome (o dal nome da sfranta, fate voi): ha dalla sua già una gravidanza a 17 anni (Britney guarda e impara), un look da simil-travestito (chi, guardando la foto, non ha pensato: "sembra Eddie Murphy truccato come Beyoncè"?"?), un curriculum che farebbe invidia a Paris Hilton in quanto ad apparizioni in film ed eventi mondani e soprattutto frasi celebri come "Il mio stile è differente da quello di mia sorella, io faccio musica più soul-oriented, più impegnata" e "L'ombretto che uso non è commerciale come quello di Beyoncè" o ancora "Lei con quei fianchi chi si crede di essere?".

Genetliaci





Oggi i compleanni celebri sono di due personaggi molto diversi tra loro.

La prima ci emoziona con le sue molteplici attitudini: ballerina, attrice, cantante, stilista, creatrice di profumi, assicuratrice del suo didietro, strenua sostenitrice dei matrimoni lampo nonchè diva capricciosa ed incontentabile fino al midollo, che ci piace tanto! Adesso per fortuna ha trovato la stabilità, con un matrimonio che dura da più di 4 anni (per lei è come se fossero 40), insieme a Marc "chihuahua" Anthony (non so come faccia la mattina a svegliarsi e come prima cosa vedere lui, ma comunque de gustibus) ed è perfino, da qualche mese, madre di due gemelli (perchè se oggi ad Hollywood non fai un parto gemellare non conti niente!). Dall'età di 13 anni la mia fissa per lei ha portato tanti a confondere le mie inclinazioni sessuali, mentre la mia percentuale di carampaggine toccava vertici indicibili.
Auguri Jennifer Lopez!! (Essendo una signora non specifichiamo l'età).

Il secondo festeggiato del giorno è invece un ragazzo italiano, E CHE RAGAZZO!!!
Di lui sappiamo poco, ma le cose importanti si vedono tutte!
È uno dei modelli italiani più famosi, più pagati e più venerati.
Classe 1981, esploso nel 2001 con la famosissima pubblicità di Jean-Paul Gaultier, Samuele Riva ha turbato ormonalmente le nostre notti e i nostri giorni, al punto da farci guardare volentieri Modeland su AllMusic.
Ringrazio Davide (a.k.a. J-Cowboy) per avermelo fatto conoscere tempo addietro, da quel giorno la mia vita non è più la stessa... e pensare che a me piacevano i mori!!

Auguri Samuele!!
E per chi non ricordasse la sua andatura, il suo sguardo davanti alla telecamera e il cipiglio da "TI PRENDO E TI PORTO NEL BACKSTAGE E DOPO SON C**** TUOI", ecco per voi una delle sfilate più famose che l'hanno visto protagonista.
ENJOY!




Gomorra



Un viaggio agli inferi. Il nuovo manifesto neorealista del XXI secolo.
Meglio tardi che mai. Per fortuna i ritardatari come me possono usufruire d'estate dei cinema sotto le stelle. Qualche inconveniente come schermi non proprio all'altezza, zanzare e rumori esterni (qualche volta anche diluvi), sono bazzeccole in confronto a ciò che stasera ho finalmente potuto vedere...
Più che un film, un'esperienza allucinante.
Il bravissimo Matteo Garrone ti catapulta con tutta la sua forza, evitando patetismi o moralismi retorici, in un mondo senza scampo, senza possibilità di salvezza o speranza. Un lucido occhio spietato che mostra, attraverso un montaggio serrato ed una fotografia scarna, ciò che si consuma a pochi km da noi, ciò che penetra come un cancro nella società malata e corrotta di un Paese che non fa che rigirarsi su se stesso, incapace di cambiare la desolante situazione. Una società incarnata perfettamente nel personaggio di un magistrale Toni Servillo, a cui bastano pochi sguardi per dimostrare ancora una volta che in Italia, a dispetto di tanti pareri discordi, gli interpreti validi esistono eccome.
In definitiva indescrivibile, impossibile da classificare, va semplicemente visto.
In tutta la sua ferocia e spietata realtà.
Un film molto più che importante, un film essenziale per capire e riflettere sullo stato della nostra odierna Italia.
Un film che dovrebbe essere proiettato obbligatoriamente nelle scuole, nonostante qualcuno dica che i "panni sporchi si lavano in famiglia", che poi è il classico atteggiamento che il regista (e l'autore del libro omonimo Roberto Saviano) vorrebbe in qualche modo condannare, anche se non esplicitamente.
Se non otterrà la nomination come miglior film straniero ai prossimi Academy Awards sarà uno scandalo. Punto.

mercoledì 23 luglio 2008

Pesca-pesca-pesca-pesca-pesca-pesca/Riso




Indimenticabili, le loro voci.

Inaudite, le nostre.

A Blog Is Born

WELCOME!
Da Questo Momento La Blogosfera Si Fa Un Po' Più Ingombrante...
Se Ne Sentiva La Necessità?
Ai Posteri L'Ardua Sentenza.

Ad Ogni Modo, Il Benvenuto Non Poteva Essere Dei Migliori.

STRIKE A POSE!
ENJOY!